Mme Daniela Gariglio, nous apporte quelques précisions concernant, d'une part l'expression "inesprimibile genealogico traumatico" dont l'auteur est Nicola Peluffo : "(…) Nicola Peluffo, scrive (1991): “In micropsicoanalisi esiste un supporto tecnico, la ricerca genealogica, che ha lo scopo di vincolare nell’attuale e quindi anche nella relazione transferale (…) elementi ripetitivi, che la psicoanalisi non riesce né a far emergere né a neutralizzare. In pratica, l’analizzato sarà indirizzato a reperire in tutti i modi possibili ogni dato che compete la sua famiglia e gli antenati, sin dove è possibile, fino a trovare le determinanti traumatiche soggettivamente riconosciute come tali, per poter inserire in un codice rappresentazionale-affettivo riconoscibile il suo inesprimibile genealogico traumatico. (…) Così facendo, riprende contatto con i suoi antenati, li reintroietta e li elabora”. (pp. 5-6);
mais aussi son aspect non traumatique :
"(…) E i 250 anni di silenzio sull’episodio e l’altrettanta spinta a partecipare agli scavi che hanno evidenziato vita e creatività a profusione, testimoniano, a mio avviso, lo scongelamento di un doppio inesprimibile genealogico, l’uno traumatico con la successiva disattivazione di vissuti come paura, ansia, angoscia, dolore, sofferenza, odio e relativi meccanismi di difesa quali scissione, negazione, proiezione, isolamento, l’altro di adattamento, generatosi da una pulsione di vita e creazione che ha motivato tale missione a cui hanno partecipato discendenti di schiavi o popolazione malgascia. Ne presenterò due commenti.
Quindi, quando parlo di inesprimibile genealogico scongelato, intendo (…) il poter verificare (…) che certi “motivi di benessere”, latenti e soffocati dal rimosso traumatico onto e filogenetico, una volta scongelati anch’essi, siano ridiventati protagonisti in quel processo che abbiamo chiamato di “elaborazione ricombinativa” che si avvale di tutte le informazioni immagazzinate nella nostra struttura, dando loro un assetto diverso, variandone, per così dire, ingredienti e proporzioni (pp. 8-9)"
M.G.